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  • 12 Novembre 2013
    - Veneto Sviluppo comunicato stampa

VENETO SVILUPPO PARTNER DEL RILANCIO DELL'INDUSTRIA VENETA

La finanziaria regionale incrementa esponenzialmente risorse, partecipazioni e progetti per sostenere e rimettere in gioco il sistema imprenditoriale del Veneto.

Sono stati presentati oggi nel corso di una conferenza stampa presso la sede di Veneto Sviluppo Spa i risultati del piano di operatività del nuovo corso della finanziaria regionale, piano che ha permesso e sta permettendo di supportare le imprese venete nel momento sicuramente più complesso generato dalla congiuntura economica dell’ultimo quinquennio.

Come è noto l’attività della finanziaria regionale si concentra in misura prevalente sulla gestione di fondi regionali e fondi misti Regione Veneto - Veneto Sviluppo e istituti di credito, i quali seguono i dettami applicativi della LR 19/2004.
Le principali aree d’intervento riguardano quindi le applicazioni dei Fondi di Rotazione (finanziamento agevolato e “misura anti crisi”), dei Fondi di Garanzia (“tranched cover” e “riassicurazione del credito”) e del Fondo Capitale di Rischio (private equity e partecipazioni nel capitale sociale delle pmi).

La strategia di Veneto Sviluppo Spa dall’insediamento del nuovo Cda sotto la presidenza di Giorgio Grosso e dalla nomina del nuovo management di direzione (il direttore generale Gianmarco Russo e il vice direttore generale Luca Felletti), è profondamente mutata rispetto alle passate gestioni, mirando in primis a veicolare alle imprese investimenti e sostegni agevolativi per salvaguardare il più possibile l’occupazione e far ripartire il sistema impresa veneto, attraendo anche sul know how, la ricerca e l’inventiva delle pmi territoriali nuovo capitale da investitori privati, al fine di rilanciare rapidamente il modello produttivo del Nord Est.

“Abbiamo preteso un nuovo approccio al mercato – commenta il presidente Giorgio Grosso - fortemente diversificato negli investimenti, per favorire da una parte la promozione e lo sviluppo delle start up venete e dall’altra per incoraggiare e assistere quelle realtà aziendali che volutamente chiamiamo le “ristart up”, cioè imprese magari tradizionali nel business che sono secondo noi riavviabili nel mercato e che possono diventare nuovamente competitive attraverso progetti e piani di gestione di nuovo corso, all’interno di un obbligatorio concetto industriale che vuole vederle svilupparsi, non solo da piccole a medie ma finalmente anche da medie a grandi”.
I rapporti finanziari attivi hanno complessivamente superato il numero di 9.350 unità, con una previsione di chiusura anno che si assesterà oltre i 10.000 interventi.

E’ arrivato così per Veneto Sviluppo anche l’innegabile apprezzamento del mercato e le misure agevolative sono incrementate nei primi dieci mesi del 2013 del 70% rispetto al 2012, soddisfacendo finanziamenti per circa 300 milioni (+ 27% rispetto al 2012) e vedendo gli impegni di risorse pubbliche già deliberate dalla finanziaria regionale crescere del 35% rispetto allo scorso anno.
Indubbiamente, considerate le peculiarità del periodo di recessione economica e il significativo calo di offerta e disponibilità del credito, le domande di finanziamento hanno registrato un aumento esponenziale soprattutto per effetto della “misura anticrisi”. Il numero di domande dei primi 10 mesi del 2013 a valere sulla “misura anticrisi” è stato così di 927 (+427% sui primi 10 mesi del 2012 e + 203% sull’intero 2012).

Ma il 2013 è stato anche l’anno di attivazione delle misure denominate “tranched cover” e “riassicurazione del credito”.
Per il primo sono state accolte da Confidi e Banche incaricate, nei primi mesi di attività, circa 350 domande corrispondenti a finanziamenti per circa 85 milioni di Euro. A fronte dei fondi regionali già stanziati, pari ad Euro 4,5 milioni, verranno concessi finanziamenti complessivi per 127 milioni di Euro a circa 500 imprese. L’operatività relativa ai “tranched cover” coinvolge due primari istituti di credito ed un Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) che riunisce sette Confidi vigilati ex art. 107 T.U.B..

Invece per la misura della riassicurazione, la quale sostiene operazioni di riscadenziamento dei termini di rientro del credito, sostegno ad azioni di consolidamento dell'indebitamento e supporto al circolante, le domande già prenotate dai Confidi veneti da luglio a ottobre sono state più di 1.200 per un importo di finanziamenti bancari superiore ai 104 milioni di euro. La previsione è di poter coinvolgere e supportare la concessione di finanziamenti bancari, a pieno regime, a oltre 6.000 imprese regionali, per un importo globale di intervento stimato in oltre 900 milioni di euro. I fondi regionali destinati a questa misura sono pari a 16 milioni di Euro.

Il capitolo delle partecipazioni, frutto dell’operatività del Fondo di Capitale di Rischio, ha permesso dall’ingresso della nuova gestione di deliberare la realizzazione di 6 nuovi investimenti per un importo complessivo di 6,1 mln di euro (di cui tre operazioni in fase di closing entro il 2013). Complessivamente il portafoglio deliberato ha raggiunto attualmente le 14 operazioni per un controvalore di poco superiore ai 12,1 mln di Euro e pari a circa il 35% delle risorse disponibili.

La tipologia di questi investimenti a favore del sistema industriale veneto si compone per il 64% in interventi di “early stage financing” (interventi nel capitale di rischio di start-up e nuove imprese) e per il 36% in interventi di “expansion”, a conferma della vocazione dello strumento sorto con l’obiettivo di sostenere la nascita di nuove aziende.

Una recente indagine di Italia Startup e Politecnico di Milano, citata nei giorni scorsi da varie testate giornalistiche, ha evidenziato infatti che delle 17 start up hi-tech (ovvero delle start up con tecnologie di eccellenza) costituite recentemente nel Veneto, ben 5 vedono la presenza di Veneto Sviluppo Spa nel proprio capitale (Grow The Planet, Geodrome, Adaptica, Neuroimpulse e Si14).

Diversi i settori d’investimento scelti dalla finanziaria regionale per le operazioni di equity: si va dalle tecnologie per l’ingegneria fino all’ottica, dall’elettromedicale alla refrigerazione, dalle biotecnologie al mondo digitale e alle sue nuove applicazioni.

“Nel 2012 la perdita d’esercizio rilevata è stata pari a circa 8 milioni di euro – ha argomentato il presidente di Veneto Sviluppo Spa commentando gli attuali assetti di bilancio - dovuta essenzialmente alla svalutazione di attività iscritte in bilancio in esercizi precedenti. Siamo riusciti invertire la tendenza già nei primi 6 mesi di quest’anno, registrando al 30 giugno un risultato positivo a bilancio di +4,7 milioni di Euro”.

“Un risultato - ha concluso Giorgio Grosso - che beneficia sia del miglioramento della gestione ordinaria, che si è tradotto nella crescita dei margini operativi, sia nell’impatto positivo di alcune operazioni non ricorrenti, che tengono conto anche di plusvalori precedentemente investiti emersi in questo esercizio”.